Concerto per la Vita

28 novembre 2015   20:00   Rimini - Palacongressi
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Relatori Prof.ssa Sen. Elena Cattaneo

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Milano, vive a Brugherio[2] dalla fine degli anni ottanta. Dopo aver conseguito una laurea con lode in Farmacia nel 1986 e un dottorato in Biotecnologie applicate alla farmacologia presso l'Università Statale di Milano, si trasferisce per alcuni anni a Boston, dove inizia la sua ricerca sulle cellule staminali cerebrali nel laboratorio del professore Ron McKay al Massachusetts Institute of Technology.[3][4] Tornata in Italia, continua le sue ricerche dedicandosi allo studio della malattia di Huntington. Diventa ricercatrice dell'Università di Milano, nel 2001 professoressa associata e nel 2003 professoressa ordinaria presso lo stesso ateneo, ricoprendo diverse cattedre.[5]

Carriera scientifica[modifica | modifica wikitesto]

È direttrice del laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell'Università Statale di Milano, il cui scopo è lo studio della malattia di Huntington, con l'obiettivo di contribuire alla comprensione dei meccanismi patogenici e allo sviluppo di strategie farmacologiche, geniche e cellulari in grado di interferire con il gene mutato e la patologia.[5] È anche co-fondatrice e direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca sulle cellule staminali dell'Università di Milano (UniStem).[6] Tramite il laboratorio di Biologia, è stata anche coordinatrice del network di ricerca NeuroStemcell[7] e coordina tuttora il progetto Neurostemcellrepair.[8] È infine coordinatrice di un network italiano per lo studio delle staminali nella malattia di Huntington finanziato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.[9]

La sua attività è prevalentemente orientata alla ricerca sulle malattie neurodegenerative e, specificamente, alla malattia di Huntington. Tra gli studi compiuti, ha dimostrato che il gene Huntington nella sua versione non mutata è importante per la sopravvivenza dei neuroni colpiti dalla malattia[10][11] ed emerge da una lunga storia evolutiva.[12] Ad agosto 2013 risultano a suo nome più di 100 pubblicazioni scientifiche indicizzate su riviste specializzate, come ScienceNatureNature GeneticsNature NeuroscienceJournal of NeuroscienceJournal of Biological Chemistry.[13]

Sostenitrice della capacità della scienza di «imprimere forza alle società che la ispirano, aiutando a crescere la democrazia» e della necessità di difenderne e mantenerne la libertà, si schierò contro la legge 40/2004 che regolamenta la procreazione assistita[14] e, successivamente, fu fra i firmatari di una lettera aperta al Ministero della salute nella quale invitava il Governo a non «autorizzare terapie improprie, praticate al di fuori sia delle normali linee guida in tema di terapie convalidate, sia della formale sperimentazione clinica», con riferimento alle polemiche sul cosiddetto "metodo Stamina".[15]

MULTI-ROTARY - Distretto 2072